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Marco Giusfredi nasce a Milano, Porta Garibaldi, nel 1952 e già nel ’53 manifesta un’interessante propensione
all’illustrazione sulla parete dell’anticamera.
Professionista pubblicitario, si occupa per oltre quattro decenni di comunicazione con specifico indirizzo al packaging.
La sua formazione risale ai tempi in cui immaginare di poter disegnare con un computer
era indice di eccessiva e preoccupante fantasia.
Lucrezio e Tacito lo convincono che l’uomo cambia ben poco.
Riuscendo a nutrirsi, grazie al mercenariato comunicazionale diurno, nottetempo disegna;
con pennino, acquerelli e pastelli ha prodotto ed esposto al benevolo e incoraggiante giudizio
di un pubblico troppo cortese per non mentire, molte cose di cui diremo altrove.

“Il disegno come esperienza e occupazione letteraria mi libera dal bisogno di parlare e di scrivere.
Lo scrivere è un mestiere talmente (…) difficile (...) la pittura e la scultura sono altrettanto difficili e complicate (…)
mentre il disegno è la più rigorosa, la meno narcisistica delle espressioni.”
Saul Steinberg, intervista di Sergio Zavoli, 1967
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